La sua vita era un esempio di stile. Di come ci si doveva comportare in società. Lui era il beniamino delle persone di un certo ambiente. Non so perché ma era stato così fin dall’inizio. Le persone lo amavano perché aveva sempre pensato agli altri e non solo a se stesso. Pensare a se stesso lui lo aveva considerato un errore. Un errore da non commettere. Non commettere errori: che fatica. Certo non era stato facile raggiungere questo livello di sapienza e di conoscenza della vita e del mistero che si cela in essa. Lui sapeva perché aveva ricevuto dei doni ed era contento per questi talenti. Talenti di vita che lui sapeva essere utili nel mondo di tutti i giorni, un mondo tanto complicato e difficile. Lui c’era. Sapeva. Conosceva e capiva le persone che aveva davanti che straordinario dono. Per questo era divenuto, anche nel suo lavoro, un esempio per tutti. Le persone lo conoscevano ormai perché era diventato famoso. Una notorietà che non aveva cambiato il suo modo di essere e di esistere. Lui non cambiava. Perché era riuscito a migliorare. Migliorare non era facile anzi era complicato. Come era difficile vivere. Cambiare il mondo, la politica, la politica dei Grandi. Ma lui idealista ci credeva. Ci aveva sempre creduto. Un credere nell’uomo e nelle sue buone e limitate ma nobili possibilità. Un credere nella vita, nel prossimo nel caso nelle cose. Caso e cose: due problemi importanti per tutti. Lui era così: un uomo semplice, che della semplicità aveva fatto il suo punto di appoggio per la vita. Non era mai cambiato , era nato con questo dono. Che fortuna. La sua. Che fortuna. Tutto ora tornava, le cose infatti gli apparivano chiare e distinte, era bello essere ed esistere e donare. Un dono che di sicuro le persone capivano essere importante e lo amavano. Si. Lui aveva raggiunto infatti posizioni di rilievo nell’ambito della società editoriale nella quale svolgeva le sue mansioni professionali. Lì aveva avuto modo di trovare un settore dove il suo gusto per le cose innovative e importanti trovava una azione positiva. Lui Marco infatti era una persona positiva. E sapeva vivere ora!!! Ciao…. A presto per nuove idee….
Grazie!
Corrado Caruso