Il senso della crescita della economia nel Medioevo in breve secondo uno studioso di storia europea.


Il progresso nei secoli del Duecento e Trecento in Europa secondo un grande studioso.

 

La crescita della economia fu resa possibile dai progressi della tecnica e dal miglioramento di quella tecnica precedente e preesistente. Assistiamo durante il periodo tardo medioevale a un grande e interessante progresso tecnologico in precedente molto lento. Il mondo del legno e l’uso della pietra e del ferro. Poi le miniere di ferro, piombo, rame e carbone. Anche nel settore dei trasporti (oggi diremmo delle infrastrutture) progressi registrano nel settore della manutenzione delle strade e di terra battuta, con la costruzione di carri più grandi e solidi , ponti e la via del Gottardo per i convoglio commerciali. Navi più moderne nell’arsenale di Venezia.

L’uso del ferro per la fabbricazione degli attrezzi e l’aratro a ruote, l’erpice.

L’arrivo nel settore dell’artigianato del telaio nel campo tessile e del telaio verticale a pedali. E’ l’introduzione delle arti liberali e meccaniche che rende possibile un progresso. Infine, nel settore del commercio la tenuta di libri di conti e la contabilità a partita doppia per i mercanti.  La capacità di leggere e scrivere e fare di conto aumenta il commercio e la cultura. Il mercante, alle fine del Medioevo è un uomo colto amante delle arti e autore lui stesso.

Sono parole queste di un grande studioso che abbiamo voluto proporre ai lettori del Blog La Discussione per amore della storia che insegna ed ammaestra anche per il Presente che noi tutti viviamo con fiducia e positività. Presto compariranno nuovi articoli (forse di letteratura) su questo sito sempre per aumentare la curiosità e la necessità di conoscere, costruire, sapere. Grazie. Corrado Caruso

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