TACIS

Il programma Tacis: una breve analisi.

Dopo l’interessante articolo, a cui Vi rimando, ecco, su le scienze umane, Vi propongo una scheda su un interessante Programma Europeo. Grazie e buona lettura!

 

Non è facile scrivere di Europa: perché c’è un certo scetticismo forse non immotivato. Tuttavia noi ci proveremo perché è sempre utile a tutti. Vorrei anche aggiungere che la difficoltà nell’affrontare questo tema è dovuto al fatto che in questo periodo sono, alla luce dei nostri occhi, mancate quelle figure storiche, e carismatiche, importanti che hanno cambiato la storia europea. In particolare quegli uomini illustri come, ad esempio, Francois Mitterand, Helmut Kohl, Karol Wojtyla, Michail Gorbaciov, che, durante gli anni novanta, con il loro contributo sono riusciti a migliorare i destini di molti paesi. Oggi queste leadership sembrano assenti. E quindi in questo vuoto sembrano prevalere le spinte più demagogiche. L’Europa entra in crisi. Cerchiamo ora di sviluppare il tema scelto per questo articolo, e che riguarda i programmi di cooperazione europei. Ce ne occuperemo in particolare dopo le recenti tensioni avvenute in Ucraina e vedremo quali sono state, in breve, le principali tappe che hanno scandito il recente percorso di avvicinamento di questo paese all’Unione Europea. E quali sono state in sintesi le politiche che l’Europa ha adottato nei confronti dell’Ucraina. Si tratta di una panoramica che comprende le principali politiche europee nella regione dal punto di vista politico ed economico. In questo breve paragrafo, prima di soffermarci sull’azione del programma europeo Tacis, nei paesi dell’ex Unione Sovietica, vorremmo fornire una breve panoramica della presenza comunitaria nella regione ex sovietica, non solo come visto in precedenza in Ucraina, che comprende 15 repubbliche, ovvero: Armenia, Azerbaijan, Bielorussia, Georgia, Kazakistan, Kyrgyzstan, Moldavia, Russia, Tajikistan, Turkmenistan, Ucraina ed Uzbekistan. L’Unione Europea è una, come sappiamo, delle più avanzate aree economiche del mondo e quindi la regione dei Nuovi Stati Indipendenti (NSI) ha per essa un grande potenziale commerciale, economico e scientifico. La cooperazione europea si è sviluppata in molte aree per favorire il processo di riforme economiche, politiche e sociali, a partire dal 1991, volto a garantire, nei paesi dell’area NSI, una nuova stabilità politica ed economica. In seguito all’allargamento, l’Unione Europea fa parte di un mercato di 500 milioni di consumatori che hanno bisogno di vaste risorse energetiche e di materie prime dai paesi ex sovietici.  In particolare, dopo la caduta dell’Unione Sovietica, nel 1991, l’Europa ha puntato molto sull’assistenza tecnica, al fine di favorire le riforme economiche e sociali di questi paesi, ed ha creato Tacis (Technical Assistance for the Commonwealth of Independent States). Grazie a questo programma molti paesi hanno realizzato importanti progressi: “in establishing democratic governement, with free elections, a legal frame work, freedom of expression and an indipendent press.” Tutti noi ci rendiamo conto, dunque, di quanto siano stati importanti i programmi di cooperazione europei nei confronti dei paesi dell’ex Unione Sovietica, e in questo breve articolo vogliamo mostrare i principali di questi programmi (anzi il principale tra di essi) per valutare l’impatto di questi progetti di assistenza tecnica in questi paesi. Ci sono alcuni nomi che da decenni rappresentano la politica di cooperazione europea in questa area del mondo: Tacis, Inogate e Traceca.  In questa sede vogliamo parlare di Tacis. Un programma ambizioso ed importante. Vediamo ora quali sono stati i settori coinvolti da questo progetto: il programma comunitario TACIS infatti promuove la democratizzazione, il consolidamento dello Stato di diritto e la transizione verso una economia di mercato. I paesi coinvolti sono: Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Georgia, Kazakistan, Kirgizistan, Moldovia, Mongolia, Uzbekistan, Russia, Tagikistan, Turkmenistan ed Ucraina.

I settori privilegiati di cooperazione includono in particolare:

  • Sostegno alle riforme istituzionali, giuridiche ed amministrative.

 

  • Sostegno al settore privato e sviluppo economico

 

  • Sviluppo delle reti infrastrutturali

 

  • Promozione della tutela ambientale

 

  • Sviluppo della economica rurale

 

Ora vediamo come è stato possibile sviluppare questi aiuti. Mediante:

  1. Il trasferimento di conoscenze, competenze e know-how (formazione);
  2. La cooperazione industriale e il partenariato;
  3. L’assistenza tecnica per accompagnare gli investimenti;

 

La dotazione finanziaria prevista per i sei anni (dal 2000 al 2006) è stata di 3,138 miliardi di euro. L’assistenza della Comunità è stata prestata sotto forma di aiuti non rimborsabili. Le modalità di programmazione sono state le seguenti:

  1. Programmi indicativi che coprono periodi di tre-quattro anni, i quali definiscono gli obiettivi e gli orientamenti principali della cooperazione ed includono previsioni finanziarie indicative.
  2. Programmi di azione annuali o biennali basati sui programmi indicativi i quali comprendono un elenco dettagliato dei progetti da finanziare nei settori di cooperazione scelti.

Dalla relazione annuale del Programma proviamo a prendere ad esempio della operatività di questo importante programma un anno. Il 1997 è stato, infatti, un anno importante per il programma europeo di cooperazione Tacis. Se da una parte ha registrato un aumento dell’8 per cento nel livello dei pagamenti, il risultato più rilevante è che sono stati concordati contratti per un valore di 691 milioni di ECU, siamo infatti in un periodo in cui la moneta unica non era stata ancora posta in essere, ovvero il 52 percento in più rispetto al totale del 1996. Il programma ha offerto progetti e programmi con maggiore precisione alle persone e alle organizzazioni che ne beneficiano nei paesi partner ed ha inoltre acquisito una nuova cornice politica per le sue attività in tali paesi, grazie all’entrata In vigore del primo Accordo di partenariato e cooperazione. Nel nostro Blog abbiamo già avuto modo di parlare in altri articoli sui programmi europei di questi Accordi interinali sugli scambi poi ridefiniti come Accordi di Partenariato e cooperazione. La migliore prestazione è stata in parte il risultato di una tempistica più rigida delle procedure interne: ad esempio,nel maggio 1997 erano stati presentati al Comitato Tacis dei programmi del valore di circa il 40 per cento del totale annuale. Tacis tende ad elargire assistenza al più presto possibile, subito dopo aver identificato i bisogni, ecco perché nel 1997 ha reso le tabelle dei tempi più stringenti ha chiarito le responsabilità e semplificato le procedure. Per facilitare l’accesso ai programmi Tacis sono state modificate, inoltre, delle regole volte a chiarire questioni procedurali relative a scadenze, presentazione delle offerte e valutazione, nonché a garantire che la documentazione sia fornita in tre lingue. È stato possibile ridurre considerevolmente l’arretrato di 752milioni di ECU di fondi impegnati ma non appaltati,accumulati alla fine del 1996. I tempi delle procedure amministrative relative ai pagamenti di fatture sono stati ridotti in media da 85 giorni a 56 e si è avviata la razionalizzazione di numerosi piccoli progetti,retaggio del passato, caratterizzati spesso da procedure complicate che richiedono lunghi tempi di gestione. La grande accelerazione nel processo degli APC, una sigla che definisce i prima ricordati Accordi di partenariato e cooperazione, nel 1997,il primo dei quali, con la Russia, è entrato in vigore in dicembre, ha cristallizzato la cornice politica e strategica in cui Tacis opera. Gli APC sono destinati a garantire una partnership reale ed un contesto stabile per la sicurezza e la prosperità sostenibile dei cittadini. Gli accordi sono strategici e dinamici al tempo stesso  Ogni anno infine la Commissione presenta una relazione sui progressi compiuti nell’attuazione del programma corredata da una valutazione dell’assistenza già fornita e della sua efficacia. La relazione viene trasmessa a tutte le istituzioni comunitarie. Alla luce di tali relazioni, la Commissione presenta proposte adeguate di modifica del regolamento. Inoltre, la Commissione mette a disposizione le statistiche sull’aggiudicazione degli appalti. Il programma Tacis, dunque, è rimasto operativo dal 1991 (anno della fine dell’ex Urss) al 2006 ed esso ha, davvero, rappresentato un efficace strumento di sviluppo e cooperazione per i paesi dell’ex Unione Sovietica.Vediamo adesso di descrivere seppur sommariamente quello che è uno dei tanti progetti avviati e finanziati da Tacis nella regione ed in particolare in Moldavia secondo le direttive e gli orientamenti già sviluppati in precedenza. Si tratta di un progetto legato alle fonti energetiche e riguarda dunque il settore dell’energia che è stato uno dei più importanti finanziati dal programma Tacis a partire dal 1991 con lo sviluppo di appositi strumenti come, ad esempio, Inogate. Sono convinto che avere parlato a voi lettori di questo programma può aiutare tanti che sono interessati alla storia economica di questi paesi ad approfondire queste tematiche. Sono espressioni importanti che ci sono sempre state di conforto quando durante gli anni universitari molti studenti, me compreso , le approfondivano. Ora siamo stati convinti di inserire e pubblicare questi temi sul nostro Blog, essendo convinti di provocare nei lettori un moto di interesse.

Grazie. Corrado Caruso

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