Inogate.

Le politiche energetiche.

Il programma europeo Inogate è stato importante, lo abbiamo già studiato in precedenza, perché ha contribuito allo sviluppo del sistema di trasporto delle reti della energia verso l’Europa. Sono stati implementati tanti progetti e questo ha aiutato i paesi delle zone meno sviluppate a crescere. Il tema è importante e noi vogliamo cercare di farlo comprendere. Non basta, infatti, quando si parla di programmi di cooperazione con i paesi della area ex sovietica studiare soltanto il programma Tacis, occorre anche approfondire altri aspetti e problemi come quello della energia. Che tanto impegno ha sempre rivolto la Unione Europea. Ed allora, parlando di energia, ecco che scopriamo, durante gli anni universitari, il programma europeo Inogate. Un programma importante che ha reso più dinamiche le economie di quei dati sistema-paese. Negli articolo del Blog si è studiato come nei singoli paesi le reti di energia e le legislazioni e le pratiche siano state migliorate grazie all’apporto degli esperti di Inogate. Un miglioramento notevole che i programmi europei hanno sostenuto. Ora dobbiamo capire perché questo programma viene ancora oggi considerato uno dei migliori dal punto di vista della modernizzazione delle reti di energia. Ma perché sono importanti le reti. Perché in questi paesi, dopo la caduta della Unione Sovietica, esperti occidentali , coadiuvati da persone del posto, hanno scoperto, attori privati e pubblici, grandi risorse di materie prime e di energia, come il petrolio. E ne hanno capito l’importanza. Una importanza che noi del Blog abbiamo voluto segnalare perché lo abbiamo rilevato durante il periodo della formazione universitaria: si trattava a tutti gli effetti di una cooperazione allo sviluppo che doveva essere capita e letta dalle persone in Italia. Il programma dunque è stato oggetto di studio. Perché – come sopra, si diceva- questi paesi della ex URSS sono ricchi di materie prime ed il trasporto di queste risorse petrolifere era necessario per la politica di approvvigionamento energetico.

Ora utilizziamo le parole di un esperto di politica internazionale della regione del Caucaso per dire qualcosa di più su questo scenario geo politico e geo economico della regione e dei suoi rapporti con l’Occidente. E’ una introduzione soltanto per fare capire l’importanza per tutti gli attori di questi nuovi stati e per la sicurezza energetica dei nostri paesi.  Ecco le parole dello studioso:

Sullo sfondo dei mutamenti verificatisi nel sistema internazionale dalla fine del sistema bipolare, il passaggio dal XX al XXI secolo ha fatto registrare profondi cambiamenti nella struttura e nelle problematiche caratterizzanti la comunità internazionale. La nascita di nuovi stati, la crescente influenza assunta dagli attori non statali, così come l’evoluzione nella natura e nelle prerogative delle principali organizzazioni intergovernative, hanno profondamente modificato gli schemi e i paradigmi interpretativi attraverso cui analizzare le relazioni internazionali del nuovo millennio. Uno dei fenomeni che ha accompagnato e caratterizzato questa fase di passaggio è stata la progressiva perdita di significato del concetto di “sicurezza”, così come era andato sviluppandosi nel corso del secolo precedente. Le minacce agli attori della comunità internazionale – siano essi stati, raggruppamenti di individui o singoli individui – sembrano oggi infatti derivare principalmente non più dalla sfera militare, per lo meno non nella classica concezione del rischio di conflitti armati tra stati sovrani. La reinterpretazione del concetto di sicurezza è dunque divenuto un elemento centrale della letteratura sugli studi strategici sin dai primi anni successivi alla fine del sistema bipolare. Su questo sfondo, accanto alla tradizionale connotazione “strategica” del concetto di sicurezza, si è andata progressivamente affermando un’interpretazione “allargata” che comprende le nuove minacce di natura economica, ambientale e sociale e politico.

E’ proprio. dunque, dal confronto con questa interpretazione allargata che i problemi di natura economica sono divenuti prioritari e tra questi il tema dell’energia e delle reti di trasporto.

Grazie.
Corrado Caruso

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